"Le città hanno smesso o rischiano di smettere di essere democratiche quando alla vita di strada si sostituisce uno spazio diviso in aree recintate e sorvegliate ed una circolazione riservata solo alle automobili. (…) Il camminare dà fastidio perché genera molte cose, alcune delle quali non facilmente controllabili. Anzitutto questa esposizione del sé al mondo e l’impressione di essere uno dei corpi che ne costituiscono il paesaggio: e poi la democrazia che viene dall’impressione della compresenza tra altri corpi viventi. Un mondo di stranieri, sì, ma un mondo in cui il gioco del camminare invita alla vetrina e al rispecchiamento.”
Franco La Cecla, Prefazione a Storia del camminare di Rebecca Solnit, Bruno Mondadori
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