I segni del CAI |
Si
segna un sentiero per camminare in montagna il più possibile in sicurezza.
Si
segna un sentiero per rendere tollerabile il senso di incertezza che anima ogni
escursione, per esorcizzare il rischio latente di perdersi senza togliersi il
gusto dell’avventura e della scoperta. I segni possono essere chiari e precisi,
ben collocati ed evidenti ma sono comunque segni e quindi non possono che
indicare e alludere a ciò che non è in presenza, per cui l’interpretazione è
necessaria, l’errore sempre possibile e l’attenzione obbligatoria. Un
segno orizzontale bianco e uno rosso con smalto lucido sintetico sulla corteccia
leggermente scrostata di un albero, su un palo, sul muro di una casa, su una
roccia esposta sollecita proprio la nostra attenzione e ci rincuora quando
pensiamo di avere smarrito il percorso. Piccole placche di plastica in
corrispondenza di bivi ci danno la conferma che il sentiero che stiamo
percorrendo è quello che abbiamo scelto con l’aiuto della carta. Le frecce direzionali
disposte negli incroci più importanti
riportano le mete vicine, quelle intermedie e quelle finali insieme con
i tempi di percorrenza e dettano spesso il momento della sosta per rifocillarci
e fare il punto dell’itinerario fatto e quello ancora da fare.