martedì 30 luglio 2013

Ius soli, Ius sanguinis. Quale suolo e quale sangue?

La notizia del giorno
Una sera speciale a Colle Ameno: il 25 luglio a settant’anni dalla caduta del fascismo, festeggiata come fece Papà Cervi, con una mangiata di pastasciutta offerta dall’ANPI in nome di una  memoria che non passa e di una  fratellanza da venire. 
Una grande e luminosa luna calante, l’imponente pino marittimo e la facciata color mattone dell’Oratorio di S.Antonio fanno da cornice ad un prato verde su cui alcuni ragazzi rincorrono un pallone, sordi ai richiami delle madri che escono fuori di casa coprendosi il capo con il velo. Questo borgo, figlio di un’idea illuminista di armonia tra uomo, natura e lavoro, divenuto campo di smistamento e prigionia dei nazisti, ospita oggi alloggi popolari dove vivono alcune famiglie straniere con il loro figli, nati e cresciuti in questo luogo, tra queste mura e su questo prato.

lunedì 29 luglio 2013

Una seggiovia in spiaggia

Seggiovia a Lido di Spina (FE)
Nel 1968 c'era chi pensava che in spiaggia si dovesse arrivare come in cima ad una montagna, non a piedi, ma in seggiovia. Negli anni '60 le persone erano dominate dall'idea fissa di ridurre le distanze, di colmare gli spazi, di accorciare il tempo. Un'idea di modernità che cercava di superare la fatica del lavoro e del camminare, di scavalcare con un balzo meccanico i limiti imposti dalla natura e dal territorio, di ridurre o addirittura cancellare con la velocità di un sorpasso, i tempi lunghi che avevano scandito per secoli la vita di una società contadina e pastorale. E' stato chiamato miracolo italiano. Oggi magari possiamo sorridere di una seggiovia in spiaggia. Ma conviene riflettere sul nostro sorriso, magari facendo una camminata di sera, cercando le lucciole scomparse

Fotografia: Keystone/Getty Images

mercoledì 24 luglio 2013

Una neo tribù del camminare?

Camminare il fila indiana
Un recente articolo de Il Venerdì della Repubblica riporta gli esiti di una ricerca del Jfc sulla natura sempre più passionale e tribale del turismo italiano al punto da rendere legittimo domandarsi se anche l’escursionismo, nelle sue diverse manifestazioni, non sia toccato da questo fenomeno e non possa essere naturalmente inteso secondo la metafora come una tribù che cammina. "In mancanza di concetti costituiti e  capaci di rappresentare la realtà, dobbiamo saperci accontentare di metafore, di analogie, di immagini, tutte cose vaporose che sono mezzi meno cattivi per dire ciò che è" dice il sociologo Michel Maffesoli perché nell’era della rete, del postmoderno, della società liquida e del glocal nessuna definizione tiene la durata e la realtà sfugge alla comprensione umana, lasciando sempre più spesso le persone cercare il precario rifugio di un senso nella dimensione emotiva.

martedì 23 luglio 2013

La sosta

Una sosta di giorno
Per ogni giornata di cammino c’è sempre un luogo di sosta. Durante la Barbiana Monte Sole i punti tappa hanno avuto nomi diversi: La Bottega di MonteGiovi, l’Albergo Ristorante da Dino a Olmo, La Pieve a S. Piero a Sieve, il Camping Il Sergente a Monte di Fo, l’Albergo Musolesi a Madonna dei Fornelli, Il Poggiolo a Monte Sole. Sono eleganti stanze in case per viandanti, comode doppie e triple d’albergo, camerate con impervi letti a castello, oppure essenziali e funzionali bungalow e questa varietà di camere e di letti che ogni sera ci accolgono fanno parte del paesaggio e del viaggiare a piedi.

lunedì 22 luglio 2013

Salutare con i piedi/ Jean Giono

Jean Giono davanti al suo jas
«Où je vais personne ne va, personne n’est jamais allé, personne n’ira. J’y vais seul, le pays est vierge et il s’efface derrière mes pas»

«Dove vado, nessuno va, nessuno è mai andato, nessuno andrà. Vado solo. Il paese è intatto e s’affaccia dietro ai miei passi»

Jean Giono, scrittore e camminatore, saluta con queste parole dalla sua tomba a Manosque