Monte Tabor in Galilea |
Il Papa saluta e sale sul monte per incontrare Dio. Il monte è il luogo terreno più vicino al cielo, sede della dimora divina. Pregare, meditare e contemplare sono le forme di questo incontro con la divinità. Ma di quale monte parla il Papa? Del Monte Tabor, luogo della trasfigurazione di Cristo, da cui Pietro non voleva scendere al mondo per non allontanarsi dal suo Signore? Del Monte Sinai dove Mosè incontra il suo Dio che gli consegna le tavole della legge per portarle al suo popolo, che nel frattempo sceglie l’idolatria? Sarà per quest’idea sacra di montagna che per tanto tempo le vette sono state sedi di cappelle, croci e preghiere votive.
Il Papa dimissionario quando arriverà sul monte troverà anche altro. Scoprirà che la natura convive con l’ansia dell’uomo moderno di conquistare le cime, di lasciare una traccia nell’esplorazione dei limiti del suo io, di piantarvi bandiere nazionali, di costruire cippi e lapidi commemorative dopo avere sparso sangue, di innalzare tralicci per coprire il mondo di segnali radio, di installarvi stazioni sciistiche per consumare i fine settimana del turismo globale. Le cime dei monti, nate per essere inospitali all’uomo per incontrare il divino, sono diventate anche i luoghi dell’impresa, della guerra, del controllo, della distrazione di massa.
Il Papa dimissionario quando arriverà sul monte troverà anche altro. Scoprirà che la natura convive con l’ansia dell’uomo moderno di conquistare le cime, di lasciare una traccia nell’esplorazione dei limiti del suo io, di piantarvi bandiere nazionali, di costruire cippi e lapidi commemorative dopo avere sparso sangue, di innalzare tralicci per coprire il mondo di segnali radio, di installarvi stazioni sciistiche per consumare i fine settimana del turismo globale. Le cime dei monti, nate per essere inospitali all’uomo per incontrare il divino, sono diventate anche i luoghi dell’impresa, della guerra, del controllo, della distrazione di massa.